Titolo brutale, diretto e tagliente ma la verità è questa: non puoi piacere a tutti. Ed è un bene, fidati, anche se a volte non si comprende. Se vuoi interiorizzare e padroneggiare con disinvoltura questo concetto, dedica qualche minuto alla lettura di questo articolo.

Nemmeno la Nutella piace a tutti

Da piccola avevo poche certezze nella vita e una di queste era che la Nutella piacesse a tutti. Costituiva una sorta di postulato. Questa solida certezza si polverizzò inesorabilmente e istantaneamente quando le mie orecchie udirono le parole di un mio compagno di classe “a me la Nutella fa schifo”. Nulla fu più come prima. Anche la Nutella poteva non piacere, ebbene sì. Nonostante tutto ciò fosse sconcertante, surreale e inaccettabile, ne presi atto e fui costretta a riformulare quella verità che custodivo dentro di me, trasformandola amaramente in “nemmeno la Nutella piace a tutti”.

Poi con l’adolescenza conobbi una persona che mi disse che era allergica alla Nutella perché aveva le nocciole. Quindi non solo poteva non piacere, ma una delle sue peculiarità imprescindibili poteva non essere tollerata. Com’era possibile che una cosa a mio avviso tanto poetica e perfetta potesse non ricevere un riscontro universalmente positivo? Invece poteva e questa evidenza mi introdusse con prepotenza all’interrogativo collaterale “se nemmeno la Nutella piace a tutti perché dovrei io piacere a tutti?”.

Quello di piacere a tutti è un obiettivo che ogni persona più o meno coscientemente tenta di perseguire. Ma è davvero un target raggiungibile o uno sfocato miraggio? E, soprattutto, ha qualche forma di utilità nella nostra vita?

non puoi piacere a tutti
 Credits: foto di Juan Pablo Serrano Arenas da Pexels

Va bene non piacere a tutti

Potrebbe esistere la Nutella senza nocciole? No. Sarebbe un’altra cosa. E se noi ci togliessimo questa o quella caratteristica saremmo gli stessi? Probabilmente no. Perché quindi ostinarsi nel voler cambiare per trasformarsi in qualcosa che non siamo? Faccio degli esempi.

C’è chi percepisce come limite la propria riservatezza o timidezza. Probabilmente negli anni a queste persone è stato evidenziato come queste caratteristiche rappresentino dei difetti da correggere, solo perché convenzionalmente poco accolte. Peccato che esistano numerosi estimatori di questi tratti. Estimatori che, al contempo, detestano profondamente caratteri esuberanti e sopra le righe.

Tutti vogliamo essere amati, apprezzati, stimati e accettati e condensiamo questi bisogni nell’obiettivo di piacere agli altri. Nulla di strano, ma una necessità atavica che accomuna tutti gli esseri umani in quanto animali sociali. La differenza sta in come gestiamo questa esigenza, permettendo o meno di trasformarci in qualcosa che non siamo, protagonisti di una recita continua. Ognuno ha una propria natura ed è bene rispettarla, essendo consapevoli che non possiamo rappresentare il massimo per tutti. Ci sono persone che hanno estimatori di nicchia, altri più numerosi. Che importa? Cerchiamo di essere il meglio di ciò che possiamo essere in modo autentico, senza diventare goffe caricature di altro.

NON PUOI PIACERE A TUTTI
Credits: Foto di Andrea Piacquadio da Pexels

Coltiviamo la nostra unicità, specialità, rarità senza la paura di non essere valorizzati e senza il timore di non essere abbastanza. Non è il numero di chi ci apprezza a definirci.

Ti criticheranno sempre, parleranno male di te e sarà difficile che incontri qualcuno al quale tu possa piacere così come sei!Quindi vivi, fai quello che ti dice il cuore, la vita è come un’opera di teatro, ma non ha prove iniziali: canta, balla, ridi e vivi intensamente ogni giorno della tua vita prima che l’opera finisca

Charlie Chaplin

Se non sei ancora convinta di quello che dico, prova a leggere questa bella Lezione sul fallimento firmata J.K. Rowling, o lasciati contaminare da L’ispirazione chiamata Brené Brown

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