La gravidanza è un momento unico nella vita di una donna, ma spesso alcuni dettagli di questa fase così intensa vengono deliberatamente “omessi”. Eccomi qua a parlarvi di gravidanza, sì. Ma soprattutto di ciò che sulla gravidanza nessuno dice. Pronte per il post?

La gravidanza inizia

Arriva un giorno in cui ti ritrovi seduta sulla tazza con uno stick in mano e quello stick rivela che il tuo futuro cambierà in maniera imminente per sempre. In quell’istante, una volta ripresa dallo shock alla notizia che fra pochi mesi stringerai fra le braccia un dolce frugoletto, si delinea nella tua mente smarrita l’immagine rassicurante e aggraziata delle mamme dei cataloghi di Prenatal, che tu hai la convinzione di poter incarnare.

Il primo trimestre le tue forme cominciano ad ingentilirsi, ma il segreto può ancora rimanere tale, a meno che tu non sia posseduta dallo spirito del vomitatore seriale, come spesso capita (credimi, anche questo avrà una fine).

Poi comincia il secondo trimestre. È vero, i capelli sono i più belli che tu potrai mai avere in vita tua e hai due tette degne di questo nome, inoltre la pancia c’è e si qualifica da sola come “pancia da gravidanza” e non come “pancia da birra”. Finalmente ora appari inequivocabilmente “incinta” e non “fuori-forma”. Ed eccoli lì, i cotechini che ti ritrovi al posto delle cosce a contrastare impietosamente la criniera lucente e il tuo davanzale fiorito. Cotechini bucherellati che si abbinano a caviglie di una certa importanza e a una significativa rotondità del viso. Chiaramente se appartenete alla categoria “mamme da catalogo Prenatal” vi invito a leggere un altro blog.

Gravidanza quello che nessuno dice
Credits: Pexels.com

Il terzo trimestre

Veniamo all’ultimo trimestre, quello in cui l’aumento di peso potrebbe sfuggire anche al controllo del dott. Nowzaradan.  Il trimestre in cui la faccia può sembrare disegnata con il compasso e in cui puoi essere approcciata simpaticamente con domande non simpatiche come “ma sono due gemelli?” o “ti manca poco, vero?”. Questo è anche il trimestre in cui si smaterializza tristemente l’immagine da mamma catalogo che avevi disegnato in testa e in cui ti sentirai più spesso una balena spiaggiata e boccheggiante, cosa che non mancheranno di farti notare.

C’è chi evidenzierà che la sorelladellaziadellanonna era ingrassata solo 9 kg ed era perfetta, chi ti rimarcherà che lacuginadellasorella ha fatto palestra fino alla settimana prima del parto e chi non mancherà di farti notare che hai smagliature o capillari in evidenza. Questa è la normalità, non la mamma catalogo. Ogni donna dovrebbe vivere la propria gravidanza con la spensieratezza di poter vedere il proprio corpo trasformarsi per adattarsi alle esigenze della nuova vita che sta accogliendo, senza sentire la pressione di non aderire a uno stereotipo impossibile.

Credits: Foto di lucas mendes da Pexels

Gravidanza: strategia di attacco che nessuno vi dice

A chi vi stressa consegnategli una bella anguria da tenere dentro un bel marsupio da neonati e ditegli di tenersela qualche giorno addosso 24h e vedrete che come per magia certe fauci rimarranno serrate. Chissà che diventi percepibile il peso che dovete sostenere e che sono proprio quei cotechini con cellulite e capillari rotti a consentire di reggervi in piedi…IN DUE! Perché, ricordo, siete in due.

Se volete farvi qualche risata su questo tema vi consiglio il libro “Quello che le mamme non dicono” di Chiara Cecilia Santamaria, che ha saputo regalarmi una grande quantità di pacchette sulla spalla e tanti spunti per contrastare in maniera dignitosa innumerevoli disagi correlati a questa particolare fase esistenziale.

Se invece siete già mamme fatte e compiute e cercate uno spazio in cui sentirvi accolte calorosamente nelle vostre turbe psichiche, dovete tassativamente seguire la pagina Instagram e il blog MammaDiMerda, in cui vengono elargiti con generosità i più svariati consigli di sopravvivenza alla maternità, con una chiave ben chiara già dal nome. Qualora siate fan sfegatate del cartaceo e preferiate avere sempre a portata di mano le dritte antistress by MammaDiMerda, troverete racchiusi i primi 3 anni del blog nel libro “Non sei sola. Fenomenologia della MammaDiMerda“. Avviso gratuito. Solo per mamme di merda, appunto. Niente mamme perfettine, precisette e giudicanti.

Cercate ulteriori ispirazioni per rispondere con disinvoltura a certi infelici commenti? Non fermatevi qui e leggete questo post, in cui ho riepilogato alcune risposte celebri agli haters, o questo irriverente consiglio di lettura scaccia-pensieri.

Se vi è piaciuto questo articolo, aiutatemi a far conoscere il progetto di Madame Mangiahaters condividendo questo link sui vostri social. Non dimenticatevi di iscrivervi alla Newsletter per rimanere informate sull’uscita di ogni nuovo post.