Il post che vi accingete a leggere potrebbe mettere fine alla breve vita di questo blog perché contiene il potere di risolvere il 90% dei vostri complessi, paranoie e problemi o presunti tali. Ma ho un’etica e la mia etica impone di condividere tutto ciò che possa rendere la vostra esistenza più brillante e leggera, quindi eccomi a trattare un metodo che vi farà svoltare la giornata: il metodo Sticazzi. Siete armate di penna e blocco per gli appunti? Vai col post.
Non storcete il naso e non siate snob. “Sticazzi” è un termine che si eleva dal comune utilizzo dialettale per diventare una sorta di corrente di pensiero, di mantra, di filosofia di vita e si pone come unico caso nel panorama nazionale per quanto riguarda l’efficacia semantica. Certo non farebbe lo stesso effetto se dicessimo “non me ne importa nulla!”. Non è riempitivo e incisivo come ripetere a voce alta “Sticazzi”, non trovate? In Veneto, o meglio, nel veneziano esiste un’altra versione che però ometto per non urtare ulteriormente la vostra sensibilità già messa alla prova in questo frangente, permettendovi così di maneggiare il metodo in maniera graduale
Di cosa si tratta?
Come dice il libro è “la Via che ti conduce alla libertà: esso non richiede istituzioni, né riti, né manufatti sacri. Il metodo Sticazzi vive e cresce esclusivamente dentro di te”.
È un approccio teorizzato da un team serio di professionisti della comunicazione e della psicologia che lavorano sotto il nome di Carla Ferguson Barberini. Nel manuale non mancano colte e incoraggianti citazioni di sticazzisti celebri, come Virgilio, Dante, Macchiavelli, Socrate, precursori inconsapevoli del metodo. Si cita anche Giulio Caio Cesare il quale, oltrepassando il Rubicone, determinò l’inizio della seconda guerra civile contro Pompeo con la sua celebre: “Alea iacta est” ovvero “Il dado è tratto”, cioè “Ormai, sticazzi!”. E non dimentichiamo un’altra nota sticazzista, ovvero Rossella O’Hara, che era solita rimandare i problemi al giorno dopo: “Non ci voglio pensare adesso, ci penserò domani. Domani è un altro giorno”, ovvero “Per oggi, sticazzi! Domani si vedrà”.
Diventare seguaci dello Sticazzismo significa non prendere sé stessi e il prossimo troppo sul serio, senza per questo intaccare valori, ideali o ambizioni di ciascun individuo. Dato che il metodo trova impiego in qualsiasi ambito esistono varie versioni del libro. C’è la versione “Mamme felici con il metodo sticazzi”, la versione per le feste “Buone feste con il metodo sticazzi. Tecniche di sopravvivenza alle festività”, “Il metodo sticazzi al lavoro”, “Sticazzi & friends” e “Il metodo sticazzi in amore”. Insomma, c’è uno “sticazzi” per tutti.
Se non vi basta questa lettura per tirarvi su il morale, non potete certo perdervi il post in cui ho riepilogato le frasi migliori per i momenti “no”.
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